Darjazin Stampa

Sulle montagne a Nord-est di Hamadan c'è un agglomerato di svariati villaggi e cittadine (pare se ne contino circa 170), che fanno capo ad un'antica città (oggi anch'essa ridotta ad un gruppuscolo di case) che si chiama Darjazin. Tra questi, oltre ai principali "Darjazin Safely" e "Olia", ci sono i nuclei di Kahard, Kaj, Amman, Farsjin, Shahanjarin, Shanjur, Kamandan, Bibikabad e altri ancora.

I tappeti Darjiazin (o Derjazin), di cui si fa menzione già in epoca safavide, erano i più apprezzati e raffinati dell'area di Hamadan e le tessitrici locali erano considerate tra le migliori di tutta la Persia. Alcune testimonianze di ciò sono state rinvenute tra l'altro nei ritrovamenti di steli funerarie ornate di bassorilievi riproducenti strumenti tessili. Altrettanto celebri erano i maestri tintori locali, autori in passato di sapienti sfumature di verde-azzurro e di verde. Va inoltre menzionata l'alta qualità delle lane usate, provenienti da greggi locali o acquistate dagli Shahsavan, spesso presenti in zona nel corso dei loro stagionali spostamenti. 

Purtroppo, col passare del tempo, tale livello qualitativo è andato perduto,forse anche in seguito alla localizzazione nell'area di una compagnia commerciale americana che cominciò a far produrre ai telai locali tutta una serie di tappeti a basso costo e che riprendevano i motivi degli ormai celeberrimi "Sarouk americani".

 

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I tappeti annodati a Darjazin presentano, come tutti quelli dell'area di Hamadan, un vello in lana, e orditi e trame (ad un solo passaggio, così che al rovescio è possibile vedere gli orditi "a grana di riso") in cotone.

Le misure realizzate sono in genere piccole, fino ai "Dozar" (200 cm.  x 140 cm. circa) o anche passatoie. I disegni, hanno due varianti molto comuni: la prima, più vecchia ed usata anche nei manufatti d'epoca più fini, consisteva in un medaglione centrale a losanga proteso in due allungati pendenti, su di un campo sobriamente ornato e di tonalità chiara, cammello, crema o avorio (chiamata nahid o khersak). La seconda invece, che viene usata nella quasi tonalità dei tappeti annodati oggi nell'area di Darjazin, è un disegno floreale molto simile a quello dei Sarouk americani, ma realizzato con notevole minore perizia, con campi a fondo rosso o rosa, e motivi di steli e fiori in  beige e blu, che vi volteggiano sopra.


Scheda Tecnica dei Darjazin:

Trama: Cotone, 1 passaggio

Ordito: Cotone

Vello: Lana

Nodo: Turco (ghiordes, simmetrico)

Densità di annodatura: 100.000 - 200.000 nodi al m2 in media

Misure Principali: 150 x 100 - 200 x 130 e passatoie

 

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