Pagina 8 di 19 H Habibian: importante ustad e poi laboratorio di Nain. Hadtchlu (Hashlu, Hatchli, Katchli): decorazione caratteristica degli ensi turkmeni, che ripartisce il campo in quattro aree, spesso decorate con motivi a candeliere. Haij Jalili (Hajji Jalil): maetro tessitore vissuto nella seconda metà dell’ottocento a Marand, vicino a Tabriz. Haft Rangh: l’espressione, che significa sette colori, è usata per indicare tappeti con l’ordito in seta policroma. Hangkung: tappeti prodotti nelle manifatture di Pechino i cui disegni sono imitati dai classici motivi a medaglione persiani. Hebatlu: disegno frequente nei tappeti Abadeh, composto da un medaglioncino centrale ripreso ai quattro cantonali. Herati: motivo decorativo floreale tipico dei tappeti annodati nella città di Herat (Afghanistan), da cui prende il nome. Derivato da una progressiva geometrizzazione del classico ornato dei tappeti di Herat, cui deve il nome: un rombo formato da steli ricurvi che comprende all’interno una rosetta e sopporta una palmetta a ogni vertice, viene ripetuto a pieno campo, affiancato ogni volta da quattro foglie falciformi. Herati di Bordura: motivo di bordura formato da rosette e palmette alternate congiunte da volute floreali. È detto anche samovari o bordo a tartarughe. Heibe (Kheyb): borsa doppia che si appende sul dorso di un animale da soma. Le tasche sono generalmente annodate, la fascia che le collega è del tipo Kilim. Holbein: indica un tappeto simile a quelli dipinti dal pittore Hans Holbein il Giovane. Horror Vacui: indica un tappeto decorato in ogni sua parte. Hospice de la Savonnerie: fabbrica di sapone, vicino a Parigi, dove si fabbricavano i tappeti. Hu Tieh: farfalla in cinese, simbolo di lunga vita. top
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