Pagina 7 di 19 G Gab Khorani: copertina del Corano spesso in cuoio sbalzato e artisticamente ornata con gemme e lamine di materiali preziosi. A tali oggetti si suppone si sia ispirata la decorazione dei tappeti a medaglione che pertanto sono spesso indicati con lo stesso termine. Gabbeh: Tipologia di tappeti dal pelo lungo, molto morbidi, utilizzati come letto o coperta. La morbidezza è ottenuta utilizzando solo lana, annodando con annodatura non fitta ed usando numerose trame (da tre fino a dodici) fra due file di nodi. Se il pelo è presente sulle due facce del gabbeh si parla di gabbeh patueh. La decorazione dei gabbeh è in genere poco complessa e con colori vivaci. Esistono comunque esemplari annodati solo con lane non tinte e quindi con colori avorio e bruno fino al nero, che vengono detti Shouli (da Shoul Sanger, villaggio del Fars iraniano). Gaddy: cartone su cui viene disegnata la metà del tappeto. Gah Faradj: termine con cui spesso si indica il caratteristico disegno a “giardino” del tappeto Bakthiari. Galeh: contenitori in Kilim dall’ampia apertura usati dalle popolazioni nomadi. Galiceh: Parola persiana per designare un dozar (vedi) molto fine. Galla di Quercia: escrescenza particolarmente ricca di tannino provocata nella quercia dalla puntura d’insetti. Si usa come colorante per tingere la lana marrone. Ghajari: Tipologia di tessitura piana prodotta dalle popolazioni uzbecke e turkmene. Molto spesso sono eseguiti cucendo insieme strette strisce di manufatto, fino a raggiungere le dimensioni desiderate. Ghali (Qali, Kali, Khali): vocabolo persiano che indica il tappeto principale della casa, in genere rettangolare, di dimensioni pari a cm. 200x300 o superiore. Significa anche mian farsh. Ghalibaf: in persiano significa “tessitore di tappeti”; è un vocabolo composto dal termine “ghali” (tappeto) e dal suffisso “baf” (dal verbo “baften” che significa “annodare”). Ghireh o Punzeh: unità di misura utile per la valutazione della densità di nodo. Viene usata nella zona di Kirman ed equivale a circa cm. 7. Golabdani: termine con cui si indica la decorazione che riproduce anfore stilizzate. Si tratta degli acquamanili che vengono offerti agli ospiti perché possano rinfrescarsi le mani con acqua di rose. Goldani: complessa decorazioni floreale a pieno campo, originata da uno o più vasi. Gol-e-Bolbol: letteralmente, rosa e usignolo. Termine con cui si indicano quei motivi, frequenti specialmente in area persiana, composti da fiori e figure di uccello. Gol Farangh: letteralmente, "rose di Francia". Si tratta di motivi floreali ispirati alle tappezzerie e agli arazzi europei, particolarmente in uso in alcune manifatture della zona dei Bakhtyary. Gol Hanai: in persiano, "fiore di hennè"; si tratta di un disegno originario dell’area di Sultanabad, composto da fiori tondeggianti in una griglia di foglie dentate e steli fioriti. Gorbaghe Gul: gul secondario cruciforme proprio dei tekke; letteralmente gul a rana. Garzare: opera di rifinitura nella lavorazione della lana per renderla morbida e flessibile. Gashokdan: borsa per posate, specchi e simili. Germetsh (Germech): tappeto d’ingresso che, steso fra gli stipiti della porta, proteggeva dalla polvere e dai piccoli animali. Ghiordes: città dell’Anatolia dove Alessandro sciolse l’omonimo nodo; il termine viene usato per indicare il sistema di annodatura utilizzato dai turchi (nodo turco). Tipologia di tappeti anatolici. Giardino (Tappeto): un tappeto il cui campo, diviso in varie parti, è decorato con il disegno di un giardino persiano. Gul: fiore in turco, emblema decorativo tipico di ogni tribù turcomanna. Originariamente erano disegni totemici dei quali oggi nessuno comprende il significato. Gyak: bordura secondaria, propria dei tappeti turcomanni, composta da piccoli tratti diagonali, H Y K J Y top
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