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Kashkay Stampa E-mail

Quella dei Kashkay (o più propriamente detta Qashqa'i) è una tribù, ma sarebbe meglio dire un insieme di tribù ed etnie, che arrivarono in Persia dall'Azerbaijan, probabilmente a partire dal X-XI secolo e fino al XIV secolo.

Composta perlopiù da clan di origine turca e mongola, si stabilirono nella provincia del Fars, attorno alla città di Shiraz, continuando a vivere, nonostante i numerosi sforzi dei governi succedutisi tesi a renderli sedentari, in modo nomade e libero da condizionamenti.

Le principali tribù che aderirono alla "confederazione Qashqa'i" furono i Basseri, gli Amaleh, gli Shesh Boluki, i Kashkuly, e i Farsi Madan, e come accadde per la "Confederazione Khamseh" o dei cinque, si riunirono per resistere agli attacchi portati da eserciti stranieri e, più spesso, da tribù vicine che ne ostacolavano il predominio.Molte infatti sono le simmetrie e le somiglianze che hanno legato i Khamseh ed i Qashqa'i.

Custodi dell'antica arte della tessitura, le donne Kashkay vengono annoverate tra le migliori tessitrici di tutta la Persia ed è per questo che ancora oggi, molti manufatti realizzati dal loro ingegno e dal loro estro, continuano a mantenere pressocchè immutato il fascino del vero tappeto tribale, pieno di simbolismi e tradizioni, spesso tramandate per via orale, che si riverberano in esemplari dalla forte carica distintiva.

 

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I Kashkay sono di solito realizzati su telai verticali ma, data la natura nomadica degli autori, non è raro vedere ancora telai orizzontali, montati velocemente insieme a tende, sui quali prendono corpo esemplari di indiscussa bellezza.

Gli orditi sono in lana grezza, mentre le trame anch'esse in lana, sono spesso tinte di rosso, e fatte scivolare a due ricorsi in modo da deprimere fortemente gli orditi e i nodi, realizzati adoperando il classico "senneh", spesso aperto a sinistra, in una densità che raramente supera i 2500 nodi al dm2.

Da notare inoltre, che da un punto di vista strutturale i Kashkay presentano alcuni accorgimenti che, oltre a renderli esteticamente più gradevoli e particolari, ne aumentano la resistenza e la durata: nella zona vicina ai bordi infatti, vengono usati per almeno 4-5 coppie di orditi i nodi ghiordes, così da rendere più stabile le parti terminali del tappeti; inoltre i cordoni dei bordi veri e propri, vengono in genere ricoperti da filati di lana multicolore (ma più spesso solo rosso e blu) inframezzati da fiocchetti che donano ai tappeti un'aria decisamente informale e tribale.

Circa i disegni, va sicuramente annoverato tra i più usati, quello comunemente chiamato "Hebatlu" o anche "emblema Qashqa'i", tipico pure degli Abadeh, composto da un campo ricoperto da minuscoli decori, stelle, animali, fiori, diamanti, e sormontato da un piccolo medaglione centrale, in genere romboidale, al cui interno vengono ripetuti in maniera non sempre simmetrica gli stessi simboli.

Un altro tipico motivo decorativo dei tappeti Qashqa'i è quello che ricorre alla figura del leone, o "shir", simbolo della potenza dell'impero di Dario e della città di Persepoli, la cui presenza è legata al forte senso di identità tribale del clan: il leone è, per definizione, l'emblema della regalità della Persia, cui i nomadi, nei secoli passati, sono stati fedeli sostenitori.

Non è raro inoltre trovarsi di fronte a tappeti realizzati seguendo una particolare rielaborazione del disegno "heraty", del "moharramat", con sottili righe verticali, dell'albero della vita, qui detto "chenar", o un motivo a rose in stile francese, molto simile al "gol Ferengh", chiamato "gol-e-sorkh".

Anche il disegno "preghiera", con mihrab fittamente ornati di motivi minuti vede spesso la sua rappresentazione in alcuni Kashkay.

Circa la colorazione va detto che, come accaduto per tutte le produzioni, a partire dalla fine del XIX secolo, anche nelle zone abitate dai Kashkay andò via via imponendosi l'uso di coloranti chimici, a scapito di quelli vegetali, anche se in alcuni esemplari è ancora possibile notare qualche tonalità creata ancora in modo naturale.

Le tinte più utilizzate comprendono le gradazioni più cupe del rosso, dell'azzurro e del blu, il beige, in genere usato per le bordure o a contrasto con fondi cupi, e il giallo, una particolare tonalità di giallo, molto usata e apprezzata dalle tessitrici di Kashkay.

Oltre che per la produzione di splendidi Tappeti, i Kashkay sono inoltre noti anche per l'innumerevole quantità e qualità delle loro selle, sacche, klim e Mafrash.

 

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Spettacolari esempi di Kashkay compreso una Mafrash ed un Klim

 

Scheda Tecnica dei Kashkay:

Trama: Lana (spesso rossa), raramente Seta

Ordito: Lana, raramente cotone per i bordi

Vello: Lana

Nodo: Persiano (senneh, asimmetrico), raramente il Ghiordes Turco, soprattutto per i bordi

Densità di annodatura: 180.000 - 300.000 nodi al m2.

Misure Principali: 150 x 100 - 200 x 150 - 250 x 160 - 300 x 200

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