Vedi alla voce Bakhtyar Chahar Mahal è una delle 30 province dell'Iran, situata nei pressi della catena dei monti Zagros, presso la quale si stanziarono una delle tribù nomadi più importanti di tutta la Persia: quella dei Bakhtyari. Questi, nonostante il loro carattere fiero ed impetuoso (o forse proprio per questo) furono costretti loro malgrado a partire dagli inizi dell'800 a un doloroso processo di sedentarizzazione, oggi propriamente compiuto e che si è tradotto nell’abbandono del nomadismo e nella fondazione di una serie di cittadine come Shahr-e-Kord, Chale Shotor, Shalamzar, Farah Dumbeh e Saman, da cui giungono i loro tappeti. I colori dei manufatti sono vivaci e rustici, con predominanza di bruni, marroni e bianchi. Il nodo è generalmente turco. Ma alcuni modelli floreali molto belli e che vengono realizzati nel capoluogo curdo di Shahr, sono annodati con il nodo persiano. Trama e orditi sono sempre in cotone, questo permette la realizzazione di manufatti che spaziano da una certa grossolanità (60.000/80.000 nodi al mq), chiamati anche "Hori", fino a tappeti di una relativa finezza (200.000/300.000 nodi al mq) conosciuti anche come "Bibibaf", "Chale Shotor" e “Saman”. Il vello è sempre in lana e presenta svariati livelli di qualità, può presentarsi opaco, molto opaco o molto lucido, la rasatura è medio-alta o alta.
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Scheda Tecnica dei Chahar Mahal: Trama: Cotone, 2 passaggi Ordito: Cotone Vello: Lana Nodo: Turco (ghiordes, simmetrico) Densità di annodatura: 120.000 - 250.000 nodi al m2 in media Misure Principali: 150 x 100 - 200 x 150 - 300 x 200 top
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