Capitale dell'omonima provincia situata nell'Azerbaijan Persiano, Ardebil (o Ardabil) è una città posta a 1500  m. di altezza, in una zona impervia dei monti che dominano il Mar Caspio, ai confini con quella che un tempo fu l'Unione Sovietica.

Il suo nome è stato da sempre associato al mondo dei tappeti, tant'è che uno dei più famosi al mondo tra essi, un meraviglioso esemplare safavide a medaglione centrale oggi esposto al Victoria and Albert Museum di Londra, è appunto denominato "tappeto di Ardebil", in quanto ritrovato nella sua principale moschea.

Resta comunque indiscutibile, che ad Ardebil, sin dagli albori della sua storia, che pure è notevole, trovandosi tracce di essa addirittura nell'era achemenide, anche per motivi climatici, l'arte della tessitura ha da sempre rivestito un'importanza fondamentale, anche se fino agli inizi del XX secolo, quando conobbe un momento di particolare splendore proponendosi come alternativa alla limitrofa produzione caucasica, non fu mai sede di famose manifatture imperiali.

La produzione attuale è vasta e variegata, influenzata anche dalle "scuole" vicine, e comprende tappeti  di tutti i formati, con colorazioni estremamente variabili a seconda dei mercati a cui sono destinati. Da non dimenticare inoltre, che ad Ardebil si lavorano anche kilim, suzani e soumakh, per i quali è molto apprezzata, e che molti villaggi vicini, con le loro produzioni tribali, smistano e commercializzano i loro prodotti proprio ad Ardebil: è il caso ad esempio delle Sacche e Soumakh Shahsavan e i tappeti Meshkin (o Meshkinshar), due qualità estremamente apprezzati da intenditori e collezionisti.

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L’annodatura degli Ardebil avviene su telaio verticale, ordito e trama sono abitualmente in cotone, qualche volta in lana. Le trame in genere fanno due passaggi, il primo in modo più teso con cotone di colore bianco, il secondo, molto più floscio, a volte utilizzando cotone azzurro. Il vello è in lana, con rasatura media; il nodo è di tipo turkibaft (ghiordes, simmetrico) e la densità varia da 1500 a 2500 nodi per decimetro quadrato, tranne che per gli esemplari con fondo seta, dove arriva anche al doppio. Esiste poi una variante a questa tipologia di Ardebil, detta Sennehbaft (o Ardebil Senneh) che, come indica l'etichetta, è realizzata con il nodo persiano (asimmetrico) e con un unico passaggio delle trame.

I decori sono talvolta floreali a medaglione centrale, derivati da schemi della città di Tabriz, più spesso imitano la decorazione dei tappeti del vicino Caucaso, in particolare di quelli dello Shirvan e Perpedil, dai quali tuttavia differiscono per tre elementi principali:

Il primo è costituito dalla diversa decorazione della bordura: negli Ardebil la bordura è molto più elaborata, ed è spesso composta da una fascia centrale racchiusa da una serie di cornici laterali.

Il secondo fattore è fondato sulla qualità della lana: la lana usata per il vello degli Ardebil è opaca ed i fili sono piuttosto grossi; anche l'altezza del vello è superiore a quella degli Shirvan.

Il terzo elemento è dato dai colori: il campo degli Ardebil è abitualmente avorio, e le tinte usate per la colorazione dei motivi sono molto vivaci, con largo uso del rosso e del verde pisello.

Il disegno del campo più comune è composto da tre rombi allineati nella parte centrale del tappeto e spesso delimitati da una greca. Il resto del campo è fittamente ricoperto dai più vari motivi caucasici: rosette, stelle, animali, figure umane e geometriche.

Numerosi anche gli Ardebil decorati con motivi herati, organizzati in rombi concentrici secondo lo schema proprio dei Senneh.

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	Esempi di Ardebil

Scheda Tecnica degli Ardebil:

Trama: Cotone, 2 passaggi; anticamente anche in lana

Ordito: Cotone, anticamente anche in lana

Vello: Lana nella maggior parte dei casi, in alcuni esemplari il fondo è interamente in seta o cascame.

Nodo: Turco (ghiordes, simmetrico), ma spesso anche il Persiano (Senneh, asimmetrico)

Densità di annodatura: 150.000 - 350.000 nodi al m² in media

Misure Principali: 90 x 60 - 130 x 80 - 150 x 100 - 200 x 150 - 300 x 200, passatoie e, più raramente, misure più grandi

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